Oggi e' una serata di quelle un po' silenziose quasi tristi , una serata di fine estate , di quelle in cui ti sovviene la malinconia per la bella stagione che se ne va' ma nello stesso tempo l'entusiasmo per la nuova stagione che sta' arrivando.
Ogni estate mi capita così!!! di fermarmi a pensare a quello che e' stato e quello che sarà, solo che quest'anno e' tutto nuovo perché da quando sono diventata mamma ogni giorno e' un giorno nuovo e anche il futuro non mi spaventa anzi mi entusiasma...
Ogni giorno vedo crescere mia figlia con i suoi progressi e i suoi dentini e con lei cresce anche una mamma che da goffa e inesperta adesso inizia a capirci qualcosa di un' universo che fino a poco tempo fa' le era sconosciuto, fatto di tanti sacrifici ma ripagati da un' amore immenso.
Dopo questa riflessione da "MAMMA" sta sera vi propongo un classico della cucina Siciliana ovvero "la pasta con le sarde" o per lo meno una delle tante versioni che trovate in giro!!!
Esistono 2 varianti principali , quella della zona palermitana, cosiddetta
"in bianco" senza aggiunta di sugo di pomodoro, e un'altra diffusa
nell'agrigentino in cui è previsto il pomodoro.
Infine ne esiste una terza chiamata " Alla Palina" che non è altro che una rivisitazione in versione ancora più povera della classica pasta con le sarde che comunque di persè era già un piatto povero perché fatto con un pesce povero.
Un ulteriore curiosità ve la cito testualmente:
“Pare che la ricetta della pasta con le sarde così come la facciamo
oggi, con il finocchietto selvatico, sia stata “inventata” per ovviare
ad un inconveniente… il cattivo odore delle sarde!
Sì, proprio così! Perché è vero che le sarde in quanto pesce economico
popolavano la tavola del popolo ma è pur vero che i metodi di
conservazione passati non fossero molto efficaci, capitava quindi che le
sarde puzzassero un po’… per nascondere il cattivo odore qualcuno
abbinò alla pasta con le sarde il finocchietto selvatico che, con il suo
sapore intenso, ne camuffò il cattivo odore”